BRICIOLE DI SOSTENIBILITÀ: Sprechi alimentari
Piccole azioni quotidiane possono fare la differenza per combattere gli sprechi alimentari.

Buttare via del cibo significa perdere molto più di un pasto: significa disperdere lavoro, acqua, suolo, energia e tempo. Capire come, dove e perché sprechiamo è il primo passo per cambiare abitudini e trasformare le eccedenze in valore.
Secondo la Commissione Europea, per spreco alimentare si intende “l’insieme dei prodotti scartati dalla catena agroalimentare, che – per ragioni economiche, estetiche o per la prossimità della scadenza di consumo, seppure ancora commestibili e quindi potenzialmente destinati al consumo umano – sono destinati ad essere eliminati o smaltiti.”
Ogni alimento che si perde lungo la catena, dalla produzione alla distribuzione, fino alla cucina di casa o alla mensa, rappresenta una sottrazione di risorse naturali, economiche e umane.
Nei Paesi più sviluppati lo spreco si concentra soprattutto nelle fasi finali della filiera: nei supermercati, nei ristoranti e nelle case. Spesso si tratta di porzioni eccessive, acquisti impulsivi o semplicemente di cibo dimenticato in fondo al frigorifero.
Ogni volta che buttiamo un alimento, insieme a esso gettiamo anche il lavoro di chi lo ha prodotto, l’acqua necessaria per coltivarlo, l’energia usata per trasformarlo e trasportarlo. E, una volta diventato rifiuto, quel cibo consumerà nuove risorse per essere smaltito, generando ulteriori emissioni.
Ridurre lo spreco, al contrario, significa dare valore a ciò che abbiamo, rispettare il tempo e il lavoro che servono per portare un piatto in tavola e contribuire a un sistema alimentare più giusto e sostenibile.
Dalle mense alle case: un cambiamento possibile
Le mense scolastiche e aziendali rappresentano luoghi ideali per promuovere un nuovo modo di pensare al cibo. Qui, ogni giorno, si possono misurare gli scarti, ottimizzare le porzioni, recuperare le eccedenze e trasformarle in risorsa. Allo stesso modo, anche nelle case bastano piccoli gesti e un po’ di attenzione per fare una grande differenza.

Educare i più giovani al valore del cibo è un investimento sul futuro: perché ciò che imparano oggi a scuola, lo porteranno domani nel mondo.
I nostri comportamenti quotidiani possono fare la differenza. Ecco alcune piccole azioni per iniziare da subito:
- Fai la lista della spesa ed evita acquisti d’impulso: pianificando i pasti, saprai esattamente di cosa e quanto hai bisogno.
- Scegli prodotti anche “non perfetti”: l’estetica non dice la qualità.
- Controlla le scadenze e consuma prima ciò che ha data ravvicinata.
- Prepara la giusta quantità e riduci le porzioni eccessive.
- Non buttare gli avanzi, ma trova modi per riutilizzali, con ricette anti-spreco, oppure condividendoli.
Ridurre lo spreco alimentare non è un’impresa impossibile, ma una questione di abitudini, conoscenza e responsabilità condivisa. Ognuno di noi, nel proprio quotidiano, può contribuire a invertire la rotta.